Il Bollettino Ecclesiastico Ufficiale per la Diocesi di Montevergine

Date:
13 Ottobre 2014

(di Anna Battaglia)

Il lavoro di catalogazione analitica svolto sul «Bollettino Ecclesiastico Ufficiale  della diocesi di Montevergine»,  richiesto in consultazione da alcuni studiosi, ci ha permesso di dedicare un’attenzione maggiore a tale pubblicazione, che documenta per più di un trentennio, dal 1937 alla fine degli anni ’60, l’attività delle parrocchie afferenti. Il periodico fu voluto dall’abate Giuseppe Ramiro Marcone proprio con tale intento; in tale periodo la diocesi si estendeva in un ambito territoriale ristretto poiché ne facevano parte  solo i paesi di Mercogliano, Ospedaletto, San Martino Sannita e la frazione Valle di Avellino. I responsabili della curia, anzi particolarmente il superiore, così come egli stesso scrive nella lettera pastorale riportata in principio al «Bollettino» dell’anno 1937, si resero conto ben presto dell’importanza della creazione di uno strumento che facesse da tramite tra il clero ed il popolo dell’abbazia. Tale stretto contatto e la conoscenza da parte di tutti dell’applicazione delle sapienti leggi della chiesa, con tutte le iniziative ed istituzioni connesse, afferma il religioso,  avrebbe sicuramente giovato e contribuito al rinnovamento della vita cristiana. La pubblicazione nasce, dunque, con tali  nobili intenti e si connota come periodico bimestrale dal numero 1 del gennaio – febbraio 1937 al primo numero dell’anno 1954,  diviene poi trimestrale, per poi cessare  a causa dei rilievi, fatti dalla curia, sulla scarsa applicazione delle norme previste. Al suo interno sono ospitate varie rubriche  dal titolo: Atti del Sommo Pontefice, Atti di S. E. il Rev. mo Ordinario, Comunicazioni della Rev. ma Curia Abbaziale, Diario dell’Ecc.mo Ordinario, Azione cattolica, Cronaca Diocesana, Note Liturgiche, Note storiche.

La prima parte del bollettino non  prescinde da ciò che avviene in ambito della Santa Sede, le cui direttive, è opportuno, siano note a tutti ed applicateBollettino Ecclesiastico Ufficiale  in sintonia nell’ambito della diocesi di Montevergine. Vengono perciò riportate encicliche dei papi, messaggi per l’inaugurazione di nuove strutture, istruzioni delle sacre congregazioni su questioni di carattere liturgico,  nuovi ordinamenti. Seguono poi gli atti dei rev. ordinari che, nel trentennio 1937-67, reggono le sorti dell’abbazia nullius di Montevergine: le  disposizioni più importanti emanate, le  nomine dei parroci, dei  rettori delle chiese, i pellegrinaggi, le giornate particolari di preghiera, il ripristino di leggi ecclesiastiche, ad esempio, quelle dell’astinenza e del  digiuno. Una menzione particolare meritano i decreti circa l’istituzione delle parrocchie, come quello relativo alla chiesa delle Torrette; nel numero 3 del 1948 si specifica che, a causa dello sviluppo demografico del rione, si avvertiva la necessità di una maggiore assistenza spirituale a quella parte della popolazione  sparsa nelle campagne dei dintorni. Il rev. p. abate, tenendo conto che, per tale ubicazione, era molto difficile a quei fedeli raggiungere Torelli,  ne smembrava la parrocchia insieme a quella delle Torrette e ne creava un’altra sotto il titolo di Santa Maria Assunta in Cielo alle Torrette, con sede nella chiesa omonima, eretta nel 1714 dall’abate Brancia. Nella bolla di erezione viene ben definito il confine della nuova circoscrizione ecclesiastica, così nel numero 5 del 1949, si riscontra il provvedimento circa la costituzione della nuova parrocchia di San Modestino, considerata  di particolare gradimento per tutti i cittadini di Mercogliano, poiché chiesa del loro Patrono, innalzata a ricordo nel luogo della sua gloriosa morte. La zona,  prosegue l’ordinario, è lontana dal centro del paese, ma sicuramente di largo sviluppo, luogo di villeggiatura per numerose famiglie, sede di una scuola elementare, di vari ristoranti e  si auspica, nel futuro, della costruzione  della funicolare per Montevergine.  Ne vengono definiti i confini e l’esatta circoscrizione territoriale  attraverso l’indicazione delle varie zone di appartenenza,  con gli antichi toponimi.  Nel Diario dell’Ecc.mo Ordinario giorno per giorno, all’interno del mese,  si accenna a tutte le cerimonie religiose svoltesi nelle parrocchie: messe, orazioni panegiriche, predicazioni, corsi di teologia, benedizioni per nozze, convegni, tesseramento dell’azione cattolica. Nello specifico poi l’attività di quest’ultima con le relazioni dei vari gruppi, i consigli diocesani, gli statuti, le modifiche, le caratteristiche della gioventù maschile, di quella femminile.

Una particolare importanza riveste la rubrica dal titolo Cronaca Diocesana poiché ci informa su tutto ciò che accade in tale periodo nelle parrocchie. Numerosissime notizie si possono ricavare circa i restauri alle chiese di Mercogliano; nel 1913 a causa del crollo della soffitta, in quella di San Pietro, che comportò la rottura di ben sette travi, per circa tre anni si dovette ufficiare nella sagrestia poiché la chiesa rimase scoperta. Diversi furono gli interventi di restauro; nel 1937 fu rinnovata completamente la copertura,  eseguita con legname nuovo di castagno, si cercarono di riparare anche le lesioni al campanile che apparivano così evidenti da presentare un aspetto davvero squallido. Nel 1967, la benedizione della nuova chiesetta alpestre di Sant’Anna, riedificata, ex novo sulla stessa area della precedente ridotta in condizioni pietose dall’usura del tempo. Una realizzazione, si scrive, che aveva toccato il cuore di tutti i fedeli della diocesi di Montevergine e particolarmente dei devoti della Santa in onore della quale, ogni anno, si compie tuttora un pellegrinaggio nel giorno della sua festa. Interessantissime le Note Storiche che, nonostante siano formulate, a volte, come brevi appunti, fanno cenno a documenti inediti dell’archivio storico di Montevergine (in realtà, particolarmente i cartacei, sono per ovvie ragioni, considerata anche la mole, poco conosciuti). Nel 1939 vengono riportati quelli su Torelli e la sua chiesa di San Nicola incominciando dalle origini, mettendo in evidenza la situazione giuridica ed economica fino alla costituzione della parrocchia. La bolla del 1 gennaio del 1920, emessa dall’abate Marcone, ne sanciva ufficialmente la costituzione e finalmente soddisfaceva le aspettative di una più adeguata assistenza spirituale della popolazione sempre crescente.