ACHILLE TORELLI, scrittore, commediografo, bibliotecario e soprintendente del Teatro San Carlo di Napoli. Nato a Napoli il 5 maggio 1841, morto nella stessa città il 31 gennaio 1922, dopo alcune commedie giovanili, ottenne un pieno successo con I mariti (1867), che tradusse anche in napoletano, avvalendosi della collaborazione di Salvatore Di Giacomo; qui, come scrisse Silvio D’Amico, “con una tecnica relativamente nuova, non d’intrigo né propriamente di carattere, ma per quadri d’insieme”, esaltò come ideale nuovo le buone virtù borghesi. Il Torelli scrisse anche per il teatro in dialetto napoletano e, divenuto nel 1883 bibliotecario della Regia Biblioteca e direttore prima della sezione Lucchesi-Palli e poi della San Giacomo, da ultimo si dedicò a ricerche erudite, come attesta la sua traduzione del Cantico dei Cantici: La canzone de Salommone ovvero sia La mamma de tutte le ccanzune : votata e spiegata a lengua nosta / attribuita a Nicola Corvo. Di quest’ultimo lavoro possediamo una preziosa copia in Biblioteca, con una nota manoscritta dell’autore in copertina dal tono canzonatorio  nei riguardi dei bibliotecari.

(Biblioteca nazionale di Napoli, Achille Torelli : giornalista, commediografo, bibliotecario : mostra bibliografica documentaria iconografica : Napoli, Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele 3., 2-8 dicembre 1991)

(Achille Torelli in: Croce A., Teatro italiano della seconda metà dell’Ottocento, 1940-1945)

(Achille Torelli in: Croce B., La letteratura della nuova Italia, 1947; v. 1 pp. 332-344)

(D’Amico S., Storia del teatro drammatico, 1960; v. 2, p. 151)

(«I mariti» nel centenario della nascita di Torelli in: Leonida Repaci, Teatro di ogni tempo, 1967; p. 624-635)

(Torelli A., I mariti, Milano, Rizzoli 1954)

(voce Achille Torelli in Enciclopedia Treccani)

>Achille Torelli nel Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo