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Pironti, Michele

possessore

Dettagli

  • Personale/Collettivo: Personale
  • Codice: TP Note, dedica, postille e note di possesso manoscritte
  • Pid: NAPP000501

Descrizione

Nota manoscritta (sul verso della copertina): ex libris Comitis Michaeli Pironti

MICHELE PIRONTI, nacque a Misciano (Montoro, Avellino), il 23 gennaio del 1814 da Francesco Antonio e Rosa Belli. La famiglia, di solida ed antica tradizione borghese, proveniva da Ravello, ma si era stabilita a Misciano nel 1713. Dopo aver frequentato la scuola del parroco del paese, il giovanissimo Michele si avviò agli studi letterari nel liceo nolano. Poco dopo venne segnalato per le sue naturali capacità di lettore e traduttore di testi classici. Nei moti del 1820-21 lo zio Alfonso Belli si distinse per i suoi sentimenti costituzionali, ma poi fu condannato all’esilio. Un precedente questo, che insieme al ricordo della feroce azione poliziesca nel Cilento, creerà i primi presupposti per le future scelte politiche di Pironti. Divenuto avvocato, nel 1837, si avvicinò con maggiore convinzione agli ideali liberali. Fu uno di più importanti patrioti irpini iniziatore dei moti liberali del 1848 contro il governo borbonico. Arrestato, fu rinchiuso nel carcere di Montefusco, insieme con Luigi Settembrini e Carlo Poerio. Con l’Unità d’Italia fu eletto deputato del Regno d’Italia e poi nominato ministro di grazia e giustizia e degli affari ecclesiastici. Divenuto senatore a vita, morì a Torre del Greco il 14 ottobre 1885. Attualmente i libri di Michele Pironti che costituivano la sua ricca biblioteca si conservano presso la Biblioteca Provinciale di Avellino. In occasione del primo centenario della morte dell’uomo di stato vi furono donati dalla nipote, la contessina Maria Pia Pironti, che li aveva custoditi in casa degli avi in Misciano.

(Toni Iermano, Per una biografia di Michele Pironti, 1985)

 

Collocazione