Dettagli
- Personale/Collettivo: Personale
- Codice: TP Note, dedica, postille e note di possesso manoscritte
- Pid: NAPP002365
Descrizione
Nota manoscritta (sul piatto posteriore): D. Alferio Matricardi O.S.B.
Alferio Maria Matricardi (ricordo della sorella Gilda nell’anniversario della morte)
Alferio Maria Matricardi, nome secolare Carlo, nacque a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 25 febbraio 1916, da Domenico e Amelia Zampano. Rimasto orfano del padre a soli due anni, entrò come alunno a Montevergine nell’ottobre del 1928. Il 30 settembre 1933 venne accettato come novizio e prese il nome di Alferio Maria, in onore di un altro padre dell’ordine benedettino; il 20 ottobre successivo così scriveva alla madre e alle sorelle Ginevra e Gilda: «Ora, invece di uno, avrò due Santi Protettori: S. Carlo e S. Alferio, e spero di imitarne, con l’aiuto di Dio, le virtù sacerdotali dell’uno, e quelle monastiche dell’altro …». Il 13 marzo del 1935 emise la professione temporanea e il 16 luglio del 1938 quella solenne. Compiuti gli studi ginnasiali, filosofici e teologici, il 29 giugno 1939 fu ordinato sacerdote nella chiesa di Montevergine dal vescovo di Avellino, Monsignor Francesco Petronelli, assistito dall’abate ordinario Giuseppe Ramiro Marcone e dal padrino D. Benedetto Maria Tortora. Fu festeggiato dai familiari e dai numerosi confratelli, con l’accompagnamento dell’organo suonato da D. Teodorico Marra; nella stessa occasione furono ordinati sacerdoti anche: Giovanni Mongelli, Roberto D’Amore, Lucio De Marino, Raffaele Baratta e Tommaso Gubitosa. D. Alferio, profondo osservatore della Regola, riservato nelle relazioni coi confratelli e con gli estranei, sempre severo con se stesso, volle approfondire i suoi studi filosofici e teologici, pubblicando poi sul Bollettino di Montevergine alcuni suoi scritti come: La famiglia imperiale di Courtenay Valois ed un secondo a carattere religioso: Le SS. Reliquie, quest’ultimo interrotto dalla prematura morte. Il padre abate, riconosciute le capacità di questo suo giovanissimo monaco, lo nominò insegnante di storia e geografia delle classi ginnasiali. Il 20 marzo 1941, a seguito di un operazione chirurgica d’urgenza per un’appendicite degenerata in peritonite, D. Alferio spirò tra le braccia del suo amato priore D. Bernardo Rabasca e del padre maestro dei novizi, D. Giuseppe Masucci.
(Archivio di Montevergine)
(Consummatus in brevi …, in «Il Santuario di Montevergine», 21 (1941), n. 12, p. 120-121)
(Matricardi A. M., La Famiglia imperiale di Courtenay Valoys : le SS. Reliquie, ristampa 1949)
(Matricardi A. M., Le SS. Reliquie : un prezioso tesoro del Santuario, in «Il Santuario di Montevergine», 21(1940), n. 3-4, pp. 36-39)
(Matricardi G., Primavere virginiane : reverendo p. d. Alferio Maria Matricardi, 1942)