Dettagli
- Personale/Collettivo: Personale
- Codice: EL Ex libris
- Pid: NAPP002980
Descrizione
Ex libris litografico (sul contropiatto anteriore, 53×66 mm), raffigurante un’allegoria dell’isola di Capri: una sirena bicaudata sormonta una torre con freccia segnavento; al di sotto la figura zodiacale del Capricorno si attorciglia ad un piedistallo che regge la torre; infine una lira. Sul cartiglio che incornicia il tutto corre l’iscrizione: TORRE QUATTRO VENTI CAPRI
Anita Herriman, figlia di Elihu Vedder, pittore, poeta e illustratore americano appartenente al movimento simbolista, nacque a Roma il 28 ottobre 1873 e visse tra Roma e Capri, dove il padre tra il 1901 ed il 1903 progettò e fece costruire la Villa Quattro Venti. Anita si occupò soprattutto degli affari e delle finanze del padre, che diventò famoso per le illustrazioni dell’opera Rubaiyat of Omar Khayyam, nella traduzione di Edward Fitzgerald, pubblicata da Houghton Mifflin, e per le decorazioni della sala di lettura della Library of Congress a Washington. Elihu, innamorato dell’Italia, prima visitata per la sua formazione artistica e poi scelta come dimora, disegnò per la figlia un ex libris con una raffigurazione allegorica della Villa Quattro Venti, quello che compare sul volume rilegato della biblioteca di Montevergine. Tra quelli noti del pittore, è uno dei due che non recano il suo nome, o almeno il nome dell’intestatario, – poiché è assai verosimile che ne disegnasse per amici e parenti, oltre che per la figlia Anita, e sarebbe interessante identificarli in base al segno grafico in giro per raccolte librarie – mentre pare che protagonista sia la villa, o comunque Capri, come luogo mitico e “patria” ideale, con cui l’autore s’identifica a tal punto da rendere superfluo il suo nome. E forse a quel luogo era legato il progetto di una biblioteca “della casa”, con la produzione di un apposito bookplate.
Ancora più intrigante è il secondo aspetto “curioso” dell’ex libris, ovvero il fatto che sullo spazio bianco risparmiato dalla composizione si legga una dedica autografa di Anita Herriman Vedder ad un tale Nilleian Leander Port, sulla cui identità per ora non si è stati in grado di trovare notizie. La Vedder gli fa dono dei volumi di «Academy Notes», che viene presentato dagli editori come un supplemento all’«Official Catalogue» della collezione della Royal Academy, dedicato agli appassionati lontani da Londra che non potevano recarsi a visitarla. La data del 28 aprile 1934 ci indica che il dono avviene quando Elihu è ormai morto da tempo e Anita ha ormai ereditato la biblioteca paterna della villa caprese, ma potrebbe anche conservare carte con ex libris da ritagliare all’occorrenza e apporre con dedica su opere da regalare, secondo un uso che era già del padre. Anita morì a Roma il 15 giugno del 1954 ed è sepolta nel cimitero degli inglesi a Campo Cestio
(La foto di Anita Vedder dei Fratelli D’Alessandri, scattata nel 1891, è conservata presso Archives of American Art, Smithsonian Institution)
(De Conciliis P. Un ex libris con dedica autografa, in: «Una finestra sulla Biblioteca, settembre 2020»)