Galdieri, Matteo

possessore

Dettagli

  • Personale/Collettivo: Personale
  • Codice: TP Note, dedica, postille e note di possesso manoscritte
  • Pid: NAPP003149

Descrizione

Nota manoscritta (sul frontespizio): Ex libris qui donatifuerint huic lib.e a Reved.mo Matteo Galdieri

 

Matteo Galdieri, nacque a Napoli nel 1633. Ancora ragazzino entrò nel monastero benedettino di Montevergine e nel 1649 emise la professione temporanea. Fu studente a Montevergine, Casamarciano, Montevergine ed infine a Napoli. Nel 1685 divenne sacerdote a Lauro e l’anno seguente anche cellerario. Si susseguirono diversi incarichi monastici sempre più autorevoli nelle varie dipendenze verginiane finché venne eletto abate generale di Montevergine dal 3 ottobre 1694 al 20 aprile 1698. In questi anni, assecondando le direttive del visitatore apostolico, il cardinale Orsini che andava attuando la riforma degli ordini religiosi voluta dal papa Innocenzo XII, redasse e fece approvare dal capitolo dei decreti di riorganizzazione della vita monastica; si prese grande cura dei singoli monasteri della congregazione soprattutto facendo redigere preziosi inventari, in parte conservati. Dal 1698 al 1716 fu abate a Capua e Aversa. Divenne cieco nel 1708 ma continuò ad osservare i suoi doveri religiosi con particolare fervore rivolto alla Vergine Maria. Mori nel monastero di Aversa, di cui era abate, il 30 gennaio 1717. Fu particolarmente stimato dai confratelli che continuarono a conservare un ottimo ricordo dei suoi insegnamenti come testimoniano le lusinghiere cronache dell’epoca.
A Lui e all’abate Cortone è dedicata la famosa incisione dell’artista Jacques Thouvenot, con la veduta di Montevergine a volo d’uccello, realizzata sul modello di quella presente a corredo dell’edizione delle Croniche del 1649 dell’abate Giangiacomo Giordano, oggi in mostra permanente nella Biblioteca Statale di Montevergine.

 

 

(Archivio di Montevergine)

(Zigarelli Giovanni, Viaggio storico-artistico al Reale Santuario di Montevergine, 1860, pp. 139, 239)

(Mongelli G., Storia di Montevergine e della Congregazione Verginiana, 1965-1978, v. 5, pp. 51-64)

 

Collocazione