Cos'è
Il giorno 24 maggio, presso la Biblioteca statale di Montevergine, è stata inaugurata la mostra Pharmakon: monaci eredi di cura e bellezza, in collaborazione con i parchi archeologici di Paestum e Velia, del Museo civico Palazzo dei Consoli di Gubbio, dell’abbazia benedettina di Cava de’ Tirreni, con immagini provenienti dall’abbazia benedettina di San Marino delle Scale di Palermo e l’esposizione di opere d’arte contemporanea.
La mostra evidenzia il ruolo fondamentale che il monachesimo ha avuto nella storia della cura (che è medicina e supporto psicologico, fede nel farmaco e forza della mente e dello spirito) ereditando e custodendo il grande patrimonio culturale del mondo antico.
Esposti per la prima volta reperti archeologici legati al culto di Asclepio (o Esculapio, istruito alla medicina dal centauro Chirone, secondo la mitologia), oltre a testi, preziose pergamene e fogli di erbario provenienti dalle biblioteche; la mostra permette anche di ammirare stupendi vasi di farmacia esposti presso i musei di Gubbio e all’abbazia di Cava de’ Tirreni.
“La mostra affronta tematiche complesse e attuali legate alla salute pubblica, sia fisica sia mentale, attraverso periodi storici e contesti culturali differenti – dichiara il direttore dei parchi archeologici di Paestum e Velia, dott.ssa Tiziana D’Angelo – a Paestum e Velia non è solo la medicina, ma anche la filosofia e la religione a contribuire al benessere della comunità. Nella ceramografia, nella pittura parietale e nei doni votivi si ricostruisce una ricca tradizione medica che ha caratterizzato entrambi i siti, ma soprattutto si scoprono storie individuali e collettive di sofferenza, guarigione, resilienza e speranza.”
Altro partner della mostra è il Comune di Gubbio, che ha aderito con convinzione all’accordo di collaborazione proposto dall’abbazia di Montevergine, e ha visto la partecipazione di numerosi enti e associazioni attivi nella ricerca e nella formazione in ambito di storia della farmacia e della medicina, della nutrizione, uso delle piante medicinali e aromatiche, della biodiversità naturale e culturale.
La curatrice della mostra, arch. Carla Maurano, dichiara che “la mostra propone una lettura innovativa del patrimonio culturale e scientifico legato alla cura, in una chiave olistica che vuole tenere uniti i beni materiali con quelli immateriali e con la spiritualità, coerentemente con le più recenti indicazioni che gli organismi internazionali danno in merito alla corretta conservazione, trasmissione e valorizzazione del patrimonio culturale. La mostra è un omaggio al monachesimo e in particolare a quello benedettino, è la dimostrazione della continuità che esso ha avuto col mondo antico, il racconto del suo dialogo costante e proficuo con differenti culture euro-mediterranee, è l’ennesima riprova del fatto che la grandezza della millenaria cultura monastica risiede nella consapevolezza del valore del sapere, dell’incontro con l’altro e con la diversità.”
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre p.v. dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, con ingresso dal Palazzo abbaziale di Loreto.
Luogo
Contatti
- Indirizzo: Palazzo abbaziale di Loreto - Via Loreto 1, Mercogliano (AV)
- Telefono: 0825787191
- Email: bmn-mnv.reference@cultura.gov.it
- Sito web: https://bibliotecastataledimontevergine.cultura.gov.it/
Dettagli
- Genere: Mostra
- Curatori: Arch. Carla Maurano; dott.ssa Tiziana D'Angelo; p. Carmine Allegretti
- Orario: 9:00 - 13:00
- Biglietti: Gratuito