Cos'è
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2022, che si celebrano quest’anno il 24 e il 25 settembre, la Biblioteca di Montevergine presenta la mostra: Dai libri di…: gli ex libris della Biblioteca Statale di Montevergine. Il ricco percorso espositivo, che si snoda lungo il corridoio del Palazzo Abbaziale di Loreto, vede come protagonisti dei significativi esemplari del patrimonio librario della biblioteca, databili ai secoli XVI-XX. L’attenzione è rivolta al grande tesoro che si nasconde tra queste pagine, fatto di note manoscritte, timbri, stemmi e cartigli usati dai precedenti possessori per dichiararne la proprietà.
La mostra, strutturata in tre sezioni: “Istituti religiosi“, “Abati e monaci di Montevergine“, “Personaggi illustri e locali“, permette di conoscere quindi a quale istituto, persona o famiglia i volumi siano appartenuti nel passato.
Nella prima sezione “Istituti religiosi” sono presi in considerazione alcuni dei volumi provenienti dal Santuario di Montevergine, dalle Chiese di Monteverginella (NA) e Marigliano, un tempo sue dipendenze, e dall’Eremo camaldolese di Sant’Angelo a Scala. Timbri e note manoscritte rivelano quindi i volumi appartenenti all’antica Abbazia nullius di Montevergine, specificando anche la destinazione d’uso e l’ambiente adatto per la conservazione. Est archivi Montis Virginis, Ex libris Bibliothecae Regalis Archicoenobii Montisvirginis, Sacri Coenobij Montisuirginis de Monte sono alcune delle annotazioni manoscritte riscontrate sugli esemplari in mostra.
Nella seconda sezione “Abati e monaci di Montevergine” sono esposte le opere che gli abati e i monaci della Congregazione verginiana hanno maneggiato, letto, studiato. Spesso i religiosi dichiarano l’appartenenza del volume trascrivendo sulle prime pagine il proprio nome, facendolo precedere da locuzioni del tipo: ex libris …, ad usum …, del…, est meus, e seguire, in alcuni casi, dall’indicazione di provenienza oppure dalla mansione da loro svolta nell’ambito della comunità di Montevergine come novitij, cellerarij, abate. La nota manoscritta può accompagnare lo stemma scelto dal superiore del monastero per identificare la propria persona e il proprio abbaziato. Figure sacre, creature mitologico-leggendarie e del mondo reale ed animale sono spesso inserite in una cornice araldica vescovile giustificata dalla dignità episcopale dell’abate. Posizionato su un contropiatto anteriore, si può ad esempio ammirare lo stemma dell’abate Guglielmo De Cesare: il cappello ecclesiastico con 12 nappe sovrasta uno scudo araldico bipartito; a sinistra è raffigurato lo stemma di Montevergine e a destra una torre, sulla cui sommità la figura l’arcangelo Michele che schiaccia i serpenti.
La terza sezione “Personaggi illustri e locali” ospita in particolare ex libris araldici e figurativi, e timbri appartenenti a bibliofili locali e campani. Fino al XVIII secolo gli ex libris si limitano di solito a riportare lo stemma araldico che designava la biblioteca di appartenenza, a testimonianza del libro come bene di lusso e simbolo distintivo di una classe sociale. Con la rivoluzione culturale dell’Illuminismo, il libro inizia a diventare un bene più popolare e anche le nuove classi sociali emergenti iniziano a collezionare libri, per i quali commissionano un proprio ex libris. L’immagine simbolica scelta per l’elaborazione dell’ex libris è volta ora ad identificare gli ideali, i sogni e le esperienze dei nuovi lettori. Molto bello è l’ex libris del pittore americano Elihu Vedder, che agli inizi del ‘900 fece costruire la Villa Quattro Venti a Capri. Pare che protagonista del cartiglio sia proprio la villa, o comunque Capri, inteso come luogo mitico e “patria” ideale con cui l’autore si identifica.
In merito ai timbri, rimandiamo alle donazioni delle famiglie Russoniello di Avellino e Capodanno di Napoli che hanno donato negli anni scorsi alla Biblioteca Statale di Montevergine le loro preziose collezioni librarie. In questi timbri i due bibliofili hanno fatto rivivere la propria storia o i propri ideali; il timbro di Pompeo Russoniello riproduce il paesaggio di Sant’Andra di Conza, luogo di nascita dello studioso irpino, mentre il timbro dell’avvocato napoletano, Michele Capodanno, raffigura un albero, simbolo di forza, gloria e resistenza.
Questi dati, che sono reperibili e consultabili nel catalogo in linea della biblioteca, sono registrati anche in maniera più accurata in uno speciale inventario Possessori, in cui di ogni ex libris è fornita una riproduzione e di ciascun possessore una scheda biografica. Tale archivio è consultabile al seguente indirizzo:
https://bibliotecastataledimontevergine.cultura.gov.it/cataloghi-speciali/possessori/
Luogo
Contatti
Dettagli
- Genere: Mostre in occasione di aperture straordinarie MiC
- Curatori: Ideazione e progetto scientifico: p. dom Carmine Allegretti. Selezione dei documenti con redazione dei testi e allestimento: Vito Colonna, Costanza Cucciniello, Paola de Conciliis, Annalisa Lombardi, Giuseppe Macchia, Lucia Palmisano, Tommasina Romano, Sabrina Tirri. Amministrazione e comunicazione: Rocco Bello, Lucrezia De Simone, Francesco Rubino.
- Orario: 09:00-13:00
- Biglietti: Libero
- Servizi: Visite guidate: Paola de Conciliis, Tommasina Romano, Sabrina Tirri