In un esposto alla Santa Sede, il procuratore generale della congregazione verginiana D. Ramiro Girardi rende noto che “avendo Stefano Guerriero ammazzato Aniello Spagnuolo nella terra dell’Ospedaletto…per sfuggire i rigori della giustizia si ritirò…in quel monastero di Montevergine, da dove dopo pochi giorni fu violentemente estratto dalli birri del commissario di Campagna e dell’udienza di Montefuscoli, e da essi nel cortile del medesimo monastero fu ammazzato”: riferito tutto questo alla Santa Sede, questa il 7 dicembre diede gli opportuni ordini all’abate generale ma, essendo questi morto il giorno 8 dello stesso mese, non poté eseguire tali ordini; perciò ora si domanda per tale esecuzione si incarichi il vescovo di Avellino, come vescovo viciniore, con mandato del 17 dicembre 1729, perché proceda con le pene canoniche contro i colpevoli (cc. 2)