Dettagli
- Personale/Collettivo: Personale
- Codice: EL Ex libris
- Pid: NAPP000816
Descrizione
Cartiglio con ex libris (59×37 mm), in forma araldica: BIBLIOTECA DI STANISLAO D’ALOE
Stanislao D’Aloe nacque il 3 agosto del 1814 a S. Onofrio (VV). Dopo aver studiato nel Seminario di Mileto prima, e nell’università di Napoli poi, fu storico, critico d’arte, archeologo e giornalista. Le numerose pubblicazioni, tra cui il Tesoro lapidario di Napoli e Guida dei quadri della reale pinacoteca borbonica, gli valsero la nomina nel 1845 a segretario generale del R. Museo Borbonico e nel 1846 a ispettore dei monumenti del Regno. Per il VII° Congresso Scientifico degli Italiani, che si svolse a Napoli nel 1845 e fu accompagnato dalla redazione di una guida della città, ricevette l’incarico di redigere i capitoli relativi alle chiese di Napoli. Si dedicò così anche alla programmazione di interventi di tutela, entrando in polemica con restauratori improvvisati e con i proprietari delle opere d’arte mal custodite, con l’immobilismo e la negligenza delle autorità competenti, scontrandosi già all’epoca con i problemi dovuti all’esiguità delle risorse a disposizione. Molte delle sue opere furono pubblicate in francese come: Guide pour la precieuse collection des tableaux de Son Altesse Royale le Prince De Salerne placee dans deux salles superieures du Musee Royal Bourbon 1842, Les peintures de Giotto de l’eglise de l’Incoronata a Naples 1843, Naples ses monumens et ses curiosités avec une description de Pompei, Herculanum, Stabies, Paestum, Pouzzoles, Cumes, Capoue et des autres endroits celebres des environs 1847, Nouveau guide du Musée Royal Bourbon 1854, Les ruines de Pompèi jusqu’en 1858. Numerossissimi sono poi gli articoli e pubblicazioni di storia e critica d’arte. Si ricorda tra l’altro la collaborazione agli Annali civili del Regno delle Due Sicilie. La sua curiosità lo portò anche ad occuparsi di altri argomenti, come ne Il cacciatore medico ossia Trattato completo sulle malattie de’ cani: con un metodo per addestrare i cani da caccia, tradotto in inglese, francese e tedesco. Profondamente cattolico e fedele ai Borbone, pagò col carcere in S. Francesco di Napoli la scelta di non ossequiare i nuovi governanti. Ricevette numerosissime onorificenze napoletane e straniere, ed a Napoli morì nel 1888, dove è sepolto sulla collina di Capodichino. Particolarmente legato alle sue origini e alla sua terra natale, tanto che ogni anno vi ritornava per il pellegrinaggio, in compagnia della famiglia, a S. Onofrio, dove oggi la scuola media ne ricorda la memoria attraverso il nome.
(Teti M., Gente di Sant’Onofrio. Sant’Onofrio, Ticonzero, 1997)
(Bile U., Stanislao d’Aloe, ispettore dei monumenti. Tutela e restauro a Napoli fra il 1840 e il 1848)
(Bragaglia E., Gli ex libris italiani, n. 1949)